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TRE/1

Tre modi d'interpretare oggi la pittura
420a Mostra d'Arte

da sabato 15 marzo a domenica 11 maggio 2014
Galleria Sagittaria Pordenone

Cosa vuol dire 'fare pittura' nel XXI secolo?

Il Centro Iniziative Culturali Pordenone lo ha chiesto a tre artisti del nostro tempo, rappresentativi di una ‘terrà di mezzo’ generazionale che proprio in questi anni raggiunge la sua piena maturità artistica: Maria Elisabetta Novello, Alessandro Zorzi e Beppo Zuccheri.

Dalla loro opera e dalla loro cifra artistica nasce la 420^ Mostra della Galleria Sagittaria di Pordenone, “TRE/1, realizzata in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia. Tre modi di interpretare oggi la pittura”, a cura del critico Angelo Bertani, visitabile fino all’11 maggio 2014 con ingresso libero, da martedì a domenica in orario 16/19.

«Crediamo nel lavoro degli artisti giovani e di talento – ha spiegato alla vernice di ieri pomeriggio la presidente del CICP Maria Francesca Vassallo - Per questo abbiamo voluto suggellare con questa mostra il 3° ciclo di incontri ‘Da vicino’: il lungo lavoro del Centro, fatto di mostre ‘inventate’ e non semplicemente acquisite nei circuiti degli eventi, ha sempre curato moltissimo la condivisione fra artisti e pubblico, per conoscere ma anche sperimentare». «La mostra TRE/1 propone, ovviamente senza alcuna pretesa di esaustività, una sorta di itinerario attraverso tre modi molto diversi ma ugualmente emblematici di intendere la pittura oggi – ha affermato il curatore, Angelo Bertani - Alessandro Zorzi ha intitolato Partiture alcune delle opere esposte: pensate per un preciso rapporto con specifiche tipologie musicali esse possono essere viste (e in un certo senso ascoltate) come vere e proprie notazioni di parti strumentali. Il lavoro di Maria Elisabetta Novello prende avvio da una sfida: fare arte e addirittura fare pittura a partire da un non colore, dalla immobilità del grigio apparentemente priva di risonanza, servendosi della cenere di legna come materia costitutiva delle opere. Dal canto suo Beppo Zuccheri affronta una coraggiosa esplorazione del mito e della storia servendosi di una pittura opaca e polimaterica, in cui l’inserimento di materiali eterogenei caratterizza la dimensione tridimensionale, aggettante ed empaticamente coinvolgente dell’opera».

La mostra TRE/1 propone, ovviamente senza alcuna pretesa di esaustività, una sorta di itinerario attraverso tre modi molto diversi ma ugualmente emblematici di intendere la pittura oggi. Maria Elisabetta Novello, Alessandro Zorzi e Beppo Zuccheri rappresentano al meglio la generazione nata alla metà degli anni ’70, quella degli artisti di quarant’anni che hanno ormai ben definito una propria linea di ricerca e che, sia pure in grado diverso, si sono già messi in luce per la qualità del loro lavoro. Essi non sono degli esordienti e però hanno appena iniziato il percorso della maturità creativa: se sapranno resistere e persistere grazie a una solida motivazione interiore (quasi eroica, specie in provincia), certamente si metteranno ancora più in luce, faranno sempre più parlare di sé. Ma noi ora siamo ben contenti che abbiano accettato il nostro invito ad esporre alla Galleria Sagittaria, proprio perché il nostro intendimento è confrontarci per quanto è possibile e ancora una volta con le espressioni più significative del presente, quelle che non rinunciano al pensiero pensante.

E’ proprio arrivato il momento di riscoprire il significato e il valore della “creatività”. Quella capacità inventiva, in tutti i campi, che permette di trovare sempre nuove soluzioni, nuove proposte, nuove visioni alle necessità materiali ma anche e soprattutto motivazionali che reggono le sorti dell’uomo. In questo grande spaccato di vita, dove la routine, da catena di montaggio, con tutti i suoi riti per conservare senza cambiare, è arrivata al capolinea, trovano spazio tutti coloro che hanno visioni più ampie. La vita, dentro, urge. E’ un perenne morire ma anche un perenne rinascere. Purché la assecondiamo. Può sembrare destabilizzante, ma è necessario.
Entrare in quello che noi chiamiamo, schematizzando, mondo dell’arte, in tutte le sue forme, ci permette di lasciarci prendere dallo scorrere di vitalità che in essa troviamo. Un compito non da poco immettersi nel flusso. Ma fortemente innovativo.
Lo sanno gli artisti, con la loro continua ricerca. E non è proprio detto che siano veramente importanti solo se i manifesti delle loro mostre diventano delle gigantografie lungo le strade. Un rito che è ormai diventato obsoleto.
Con queste considerazioni il Centro Iniziative Culturali Pordenone incontra alla Galleria Sagittaria, gli artisti Maria Elisabetta Novello, Alessandro Zorzi e Beppo Zuccheri. Portano le loro opere, scelte assieme ad Angelo Bertani, da condividere con il pubblico. Quello dei loro amici, di chi vive l’arte con attenzione speciale e di chi inizia ad avvicinarsi. Il lungo lavoro del Centro, fatto di mostre “inventate”, e non semplicemente acquisite, magari a caro prezzo, nei circuiti degli eventi, ha sempre curato moltissimo la condivisione tra artisti e pubblico. In tutti i modi possibili, per conoscere ma anche sperimentare. Quindi convegni e corsi, ma anche laboratori ed esperienze man mano più allargate ad espressioni culturali le più diverse. Ma l’esperienza migliore è comunque il contatto diretto, con gli artisti e con i loro lavori. E lasciarsi interrogare. Si comincia, o si ricomincia, sempre così.
Lasciamo alle tantissime persone, alle istituzioni che ci credono e condividono, cogliere i risultati in quasi cinquant’anni di attività.
Assieme a tutti loro ci sentiamo di prendere sul serio le indicazioni emerse dal recente workshop convocato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e rivolto a tutte le associazioni su “ La cultura come elemento di competitività del Sistema Regione. Le opportunità della nuova programmazione comunitaria 2014-2020”, indicando metodi di lavoro, creatività nei contenuti, sinergie nelle collaborazioni, serietà nelle verifiche, cultura dove tutti possono incontrarsi, confrontarsi e dialogare, dove nessuno possa essere escluso.

Maria Francesca Vassallo. Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone
 

La mostra è organizzata dal Centro Iniziative Culturali Pordenone, con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone.
INGRESSO LIBERO
Da sabato 15 marzo 2014 a domenica 11 maggio 2014: Martedì>Domenica 16.00-19.00 / Chiuso 19, 20, 21 e 25 aprile, 1 maggio 2014. Catalogo in galleria.
A richiesta sono previsti laboratori per le scuole e visite guidate per gruppi.
Informazioni Centro Iniziative Culturali Pordenone Via Concordia 7 telefono 0434.553205 cicp@centroculturapordenone.it www.centroculturapordenone.it

 

Rassegna stampa

FVGNEWS.NET 10 marzo 2014 54.5 KB
IMAGAZINE.IT 12 marzo 2014 118.0 KB
ILFRIULIVENEZIAGIULIA 11 marzo 2014 81.4 KB
Il Gazzettino di Pordenone 13 marzo 2014 pag.XXX 142.0 KB
Il Gazzettino Pordenone 16 marzo 2014 pag.XXXI 280.9 KB
IlGiornaleDelFriuli.net 14 marzo 2014 139.4 KB
Messaggero Veneto Pordenone 14 marzo 2014 pag. 27 133.4 KB
Messaggero Veneto del lunedì 17 marzo 2014 pag.11 328.8 KB
Nordest News 119.3 KB
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