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Autori in casa

Vent'anni di scrittura
di/su/a Pordenone

da venerdì 28 ottobre a venerdì 16 dicembre 2011
Auditorium Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone

Pordenone che legge, Pordenone che scrive.

Il 1993, l'anno zero della (cosiddetta) seconda Repubblica: un giovane triestino, che a Pordenone da poco vive e lavora, a nome Mauro Covacich, pubblica Storia di pazzi e di normali una narrazione di luoghi e persone pordenonesi legati alla cura dell'altro in difficoltà, un racconto che rende manifesta una città di trentenni che hanno studiato, sono tornati, s'impegnano; contemporaneamente, Oreste Pivetta, giornalista "milanese" ma con radici pordenonesi, esce con Candido Nord, ritratto in chiaroscuro della città, dei suoi interessi, del suo ceto dirigente. Due libri diversissimi tra loro, che hanno in comune la rappresentazione di una città piccola, vivace, inesplorata, sfaccettata, carica di potenzialità non sempre comprensibili, prima di tutto, a lei stessa:ma, forse, almeno intuibili nella narrazione.
2011, siamo ad oggi: il trentenne Simone Marcuzzi vince il Premio "Zocca Giovani"; la trentenne Federica Manzon giunge in finale al Premio Campiello (per tacere, solo perché si tratta di poesia, del premio Viareggio-Repaci assegnato a Gian Mario Villalta).
In vent'anni Pordenone è stata oggetto, sfondo, pretesto, occasione di narrazione da parte di una schiera di autori di generazioni diverse (Tullio Avoledo è del 1957, Federica Manzon è del 1981, per dire degli estremi; e già ci sono segnali da una generazione di poco più che ventenni), di professioni ed interessi culturali diversi; autori consolidati nella considerazione critica a livello nazionale, e pubblicati dai grandi editori.
Alcuni di loro vivono ed operano in città (Tullio Avoledo lavora all'ufficio legale di un noto istituto bancario, Gian Mario Villalta è insegnante e direttore di pordenonelegge.it., suo collaboratore nella guida della manifestazione è Alberto Garlini; Simone Marcuzzi vive a quattro passi da Pordenone, Massimiliano Santarossa lavora nella casa editrice di famiglia); altri sono fuori città (Federica Manzon tra Roma e Milano, a Roma oggi Mauro Covacich): tutti hanno accettato l'invito a venire a raccontare i loro percorsi di scrittura, le motivazioni del loro narrare, e, più in particolare le ragioni -varie, rivelatrici- che li legano alla "città bambina": e che permettono, a chi in questa città vive, di capirla -e di capirsi- meglio: non solo dentro i perimetri urbani, ma nelle relazioni col mondo.
Piervincenzo Di Terlizzi

Venerdì 28 ottobre 2011 › 15.30
Conversazione con Simone Marcuzzi

Trentenne ingegnere pordenonese, ha pubblicato Vorrei star fermo mentre il mondo va nel 2010, vincendo il premio Zocca nel 2011. Da un po’ di anni, durante pordenonelegge.it, anima Carnediromanzo, spassosa costruzione di un romanzo insieme al pubblico fatta da Natalino Balasso e Massimo Cirri.

Venerdì 4 novembre 2011 › 15.30
Conversazione con Tullio Avoledo

Nato a Valvasone nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, lavora in una banca di Pordenone. Con il suo romanzo d'esordio, L'elenco telefonico di Atlantide (2003) ha vinto il premio "Forte Village Montblanc - scrittore emergente dell'anno". Nel 2003 pubblica anche Mare di Bering e nel 2005 i due romanzi Lo stato dell'unione e Tre sono le cose misteriose (Premio Super Grinzane Cavour 2006 e finalista, nello stesso anno, al Premio Stresa). Nel marzo del 2007 esce Breve storia di lunghi tradimenti (Premio Letterario Castiglioncello-Costa degli Etruschi e Premio "Latisana per il Nord-Est"). La ragazza di Vajont è del 2008. Nel 2009 è uscito il romanzo L'anno dei dodici inverni, finalista al Premio Stresa e vincitore del Premio dei Lettori di Lucca 2010. Nella primavera del 2011 è uscito il romanzo Un buon posto per morire, un thriller scritto a quattro mani con Davide Boosta Dileo, tastierista del gruppo Subsonica.

Venerdì 11 novembre 2011 › 15.30
Conversazione con Alberto Garlini

Nato a Parma nel 1969, vive a Pordenone. Collabora alle pagine culturali di alcuni quotidiani e tiene corsi universitari di Scrittura creativa. Ha pubblicato Friulani Brava gente (1999), Le cose che dico adesso (2001), Una timida santità (2002) e Fútbol bailado (2004), Tutto il mondo ha voglia di ballare (2007). è in uscita il suo atteso Romanzo nero (2011). È tra i curatori della manifestazione culturale pordenonelegge.it.

Venerdì 18 novembre 2011 › 15.30
Conversazione con Gian Mario Villalta

Nato nel 1959 a Visinale di Pasiano. Insegna al Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone ed è direttore artistico della manifestazione letteraria pordenonelegge.it. Dal 1991 ha ideato e condotto, per Cinemazero, "La voce della poesia". Dal 1998 al 2002, con Mauro Covacich, ha proposto, presso la Casa dello Studente di Pordenone, la serie di incontri sulla letteratura contemporanea "Le Nuove Generazioni", che è stata anche la prima scuola di scrittura creativa del territorio. Ha pubblicato svariati libri di poesia tra cui Vose de vose / Voce di voci (1995); nel dialetto di Visinale e, in italiano, L’erba in Tasca (1992). Numerosi gli studi e gli interventi critici, tra questi: Andrea Zanzotto, Le Poesie e prose scelte (con S. Dal Bianco), “I Meridiani” Mondadori ( 1999); Andrea Zanzotto, Scritti sulla letteratura, (2001); La costanza del vocativo. Lettura della “trilogia” di Andrea Zanzotto (1992) e La mimesis è finita (1996). Il romanzo Tuo figlio è uscito da Mondadori nel 2004. È del giugno 2005 il volume Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea. Nel 2006 è uscito il romanzo Vita della mia vita, nel 2009 Padroni a casa nostra. Perché a Nordest siamo tutti antipatici. Del 2008 è la raccolta di poesie Veder al buio, del 2011 la raccolta Vanità della mente, che ha vinto il Premio Viareggio poesia.



Venerdì 25 novembre 2011 › 15.30
Conversazione con Massimiliano Santarossa

Nato a Pordenone nel 1974. Ha pubblicato Storie dal fondo nel 2007 e Gioventù d'asfalto nel 2009, nel 2010 Hai mai fatto parte della nostra gioventù? e nel 2011 Cosa succede in città. I suoi libri nascono nell'estrema periferia italiana, tra disagio, vite ai margini, avventure di ogni genere. Ha vinto nel 2008 il premio letterario "Parole Contro" e nel 2009 ha ricevuto la menzione speciale del premio "Tracce di Territorio". Dal 2009 i suoi libri sono rappresentati a teatro dalla compagnia teatrale di "Arti e Mestieri". Scrive per il Messaggero Veneto.

Venerdì 2 dicembre 2011 › 15.30
Conversazione con Federica Manzon

Nata a Pordenone nel 1981; lavora come editor per la Mondadori. Nel 2008 ha pubblicato Come si dice addio e nel 2011 il romanzo Di fama e di sventura, arrivato secondo al Premio Campiello.

Venerdì 16 dicembre 2011 › 15.30
Conversazione con Mauro Covacich

Nato a Trieste nel 1965, ha vissuto alcuni anni a Pordenone e ora risiede a Roma. Esordisce nel 1993 con il romanzo Storie di pazzi e di normali, ha pubblicato inoltre: Colpo di Lama (1995), Mal d'autobus (1997), Anomalie (1998, 2001), La poetica dell'Unabomber (1999) che è una raccolta di reportage, e poi L'amore contro (2001), A perdifiato (2003), Fiona (2005), Trieste sottosopra. Quindici passeggiate nella città del vento (2006), Prima di sparire (2008) e A nome tuo (2011). Collaboratore del Corriere della Sera e di altre testate, ha realizzato per la Rai alcuni radio documentari e il radiodramma Safari.

Città della scrittura

Pordenone, città della scrittura. Non è un caso che i sette personaggi che converseranno con Piervincenzo Di Terlizzi e il pubblico che li incontrerà nel Centro Culturale Casa A. Zanussi provengano tutti da un territorio, quello un tempo considerato “provincia”, che in questi anni sta esprimendo una vivacità che ci viene ampiamente riconosciuta.
Le motivazioni che li hanno spinti a considerare importante scegliere di fare analisi anche crude, intrecciare storie, sentire le discrepanze di un passaggio velocissimo dai ritmi di vita dei cortili di campagna alla piazza di città, vengono da lontano e non si improvvisano.
Sembra un’eternità da quando Pordenone era confusa con Bressanone, oppure veniva identificata con i primi personaggi che passavano nella tv in bianco e nero, o anche per le tante caserme che l’hanno fatta conoscere a buona parte dei ragazzi del sud. Un po’ meglio andava quando scattava l’associazione con le industrie Zanussi e i suoi frigoriferi che cominciavano ad entrare nelle case.
Da allora la trasformazione. Grazie a chi in città era nato e a tutti quelli che provenivano da altre regioni italiane. Una zona di confine tra culture. Allora, come adesso. Non appagante per gli amanti di una identità definita una volta per tutte. Friulana? Veneta? Ma con energie e potenzialità che tanti hanno saputo interpretare e rilanciare: nel mondo del lavoro come in quello della scuola o delle numerose importanti associazioni che via via sono nate e che catalizzano sempre di più professionalità aperte ai cambiamenti.
I nostri sette scrittori saranno gli occhi su mutazioni e le inevitabili contraddizioni.
Con loro la Casa Zanussi, aperta negli anni sessanta e vivace interprete proprio di quel processo di trasformazione tutt’ora in corso, si avvicinerà al prossimo 26 novembre. Una tappa importante in cui si inaugurerà ufficialmente la nuova ala con nuovi spazi e nuove sale, che ampliano di altri mille i già tremila metri quadri preesistenti.
In un percorso di appuntamenti, promossi dagli organismi che hanno sede nella Casa, che sono altrettanti inviti a catalizzare, anche idealmente, le risorse di una città che cambia e di chi, quotidianamente, questo cambiamento lo costruisce. Purchè lo si voglia vivere, facendone parte. Su questa strada, grande riconoscenza a pordenonelegge.it, a cui i nostri autori sono “legati”.
Un particolare ringraziamento, poi, per la collaborazione dell’Università della Terza Età di Pordenone che ha accolto gli “Autori di casa”, nel suo ricchissimo programma dell’Anno Accademico 2011-2012.
Maria Francesca Vassallo
Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone

Autori in casa

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