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Luci che disegnano fiumi, torrenti, laghi, ruscelli

dall'alba al tramonto

Spazio Foto
Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone

Anche quest’anno, come da consolidata tradizione, i partecipanti al

laboratorio di fotografia

 

dell’Anno Accademico appena concluso presentano il risultato delle loro ricerche sulla fotografia.

Il tema affrontato nelle lezioni in aula e nelle esercitazioni sul campo riguardava l’utilizzo della luce naturale, dall’alba al tramonto, quale protagonista fondamentale nella realizzazione delle immagini.
Chi si appresta, di fatto, a fotografare, qualsivoglia abbia ad essere il soggetto da riprendere, deve calcolare se la luce sia sufficiente per poter scattare una foto. E deve anche sapere che la luce cambia di molto durante la giornata a seconda delle diverse modulazioni orarie, del variare delle stagioni, del mutare delle condizioni atmosferiche. Senza dire che esiste pure una luce tutta personale capace di illuminare od oscurare, nella definizione dei soggetti da riprendere, anche quella naturale.
Sul campo, noi abbiamo fatto esperimenti con tutti i tipi di luce. Le luci più entusiasmanti, anche perché si caricavano di valenze psicologiche tutte particolari, sono risultate, senza dubbio, quelle dell’alba e del tramonto. Le vibrazioni luminose, impastate di colori che in quei pochi minuti accarezzavano il paesaggio, erano tra le più belle ed intense come si provano a dimostrare le fotografie qui esposte.
In questo contesto operativo, un’esperienza di molto coinvolgente è stata quella che ci ha visto alzarsi presto in un mattino gelido ma limpidissimo del gennaio appena trascorso per andare ad aspettare l’alba vicino alle acque delle Risorgive di Cordenons (luogo da dove nasce anche il Noncello). L’attesa era sembrata a tutti lunga. Non si sapeva dove e come avremmo visto apparire l’alba. Ma quando, già stanchi di attendere, è apparso il sole tra gli alberi, dapprima vicino alla terra e poi via via sempre più padrone del cielo, quella natura che avevamo vista opaca e fredda ci è apparsa con tutti i colori della tavolozza degna di pittori quali gli Impressionisti francesi oppure Vincent van Gogh. Non sentivamo più il freddo. Tutto si era riscaldato. Anche la macchina fotografica.
In altre giornate ci siamo avventurati lungo il “re” dei fiumi del Friuli, il Tagliamento. Abbiamo camminato nel greto, sui “claps” delle grave di questa, per molti versi, straordinaria“vena”, spina dorsale davvero che innerva tutta la nostra Regione partendo dalle montagne aspre della Carnia ed approdando al seno amplissimo dell’Adriatico.
Anche di fronte alla maestà del“re”, volevamo captare però il colore delle ghiaie e delle acque: quel colore che solo la luce, attraversandole, ci sapeva restituire e che il grigio e le brume invernali, fortunatamente, non riuscivano a spegnere. Un lavoro fatto di pazienza.
Certamente, e non potevamo fare altrimenti, abbiamo ripreso anche il bianco accecante della neve, ma contestualizzandolo una volta ancora con l’azzurro del cielo. Ammaliati ed affascinati, un’altra volta ancora, dal colore. Quello stesso colore azzurro, intenso e misterioso, del piccolo lago di Cornino oppure l’altro, ritagliato quale piccolissimo segmento in gamme comprese tra il seppia, il grigio, il celeste, il verde, il rosso mattone, disteso sulle piume di quegli splendidi animali d’acqua che sono le anitre.
Un “cosmo”, termine con il quale i Greci antichi definivano la bellezza di quello che ci sta attorno, di fronte al quale già era rimasto affascinato Francesco d’Assisi. Di questo “cosmo”noi vi invitiamo a visitare un frammento. Qui, nella nostra mostra con la speranza che abbiate a gradire lo sforzo da noi fatto per rendervela piacevole.

Buona visione

Foto di: Rino Aruta, Martina Brusadin, Tiziana Dell’Andrea, Pierluigi Fantuzzi, Carlo Maiani, Bianca Piva, Maria Rugo, Luigi Salvi, Graziella Sartor

A cura di ALIDA CANTON del Circolo Fotografico l'Obiettivo di Pordenone

La mostra rimane aperta da lunedì a sabato dalle ore 9.00 alle 19.00, domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00, con chiusura per le festività del 1° maggio e del 2 giugno.

 


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